Saturday, 19 March 2011

Grandangolo-Online.it: La drammatica situazione di Lampedusa

Lampedusa, De Rubeis invita alla calma
Sabato 19 Marzo 2011 00:12

“Lo stato di agitazione che in queste ore attraversa la popolazione di Lampedusa, scesa in piazza a protestare per difendere il proprio diritto di sopravvivenza, è legittimo. Uomini, donne e bambini sono esasperati, stanchi di essere violentati nel loro diritto di sopravvivenza dalle decisioni del governo, che ha trasformato Lampedusa nella piattaforma logistica del Mediterraneo per la raccolta dei profughi. Stiamo assistendo ad un esodo di immigrati irregolari che vincono recuperati dalle forze dell'ordine e portati, non si capisce con quale obiettivo, sull'isola: "le navi militari - dichiara il sindaco de Rubeis - giunte nel porto con gli immigrati partano immediatamente verso la terraferma, come accadeva per volontà del ministro Maroni nel 2009 e 2010, al fine di scongiurare problemi di sicurezza portuale ed ordine pubblico tra cittadini residenti, immigrati e forze dell'ordine. Esorto tutti alla prudenza ed alla calma nel rispetto della legalità, ma invito il governo nazionale per tramite del Commissario a mettere in atto tutte le azioni che evitino l'esasperazione della popolazione". "La legalità - prosegue De Rubeis - peraltro, è già violata dalla libera circolazione di centinaia di tunisini senza alcun documento identificatorio. Ribadiamo il no alla tendopoli e l'esigenza dell'immediato trasferimento dei 3.000 tunisini sull'isola per garantire anche a loro la dignità umana minima e il rispetto delle condizioni igienico sanitarie minimali. L'utilizzo della marina per trasportare direttamente dalle zone di raccolta alla terraferma dei profughi diventa irrinunciabile". Il sindaco De Rubeis che si trova a Palermo per esigenze inderogabili di salute abbraccia i suoi concittadini manifestando la propria vicinanza. Anche l'assessore alla programmazione economica e al turismo Pietro Busetta, interviene: Gli ultimi avvenimenti che si stanno verificando su Lampedusa dimostrano lo stato di disagio in cui versa la popolazione. Tale situazione porta un danno irreparabile non solo all’economia dell'isola ma anche alla serenità complessiva della popolazione che dovrebbe prepararsi all'estate. Si trovino soluzioni alternative dalle navi militari San Giorgio o San Marco, a delle navi crociere da affittare che sbarchino i profughi direttamente a Genova o a Trieste . Se proprio vi è l'esigenza di una piattaforma logistica, che il governo attrezzi l'isolotto di Lampione come campo profughi. Tutto tranne che la soluzione di devastare il territorio di Lampedusa e Linosa, che non possono farsi carico dei problemi del Mediterraneo. Nel momento del bisogno si sbraccino tutti: Malta, Pantelleria, la Brianza. Il problema è del paese e non se lo può caricare Lampedusa. Dalle Alpi a Lampedusa, il paese dice il presidente Napolitano è uno? Lo dimostri". Durissimo il consigliere dell'amministrazione comunale di Lampedusa e Linosa Davide Masia, nonché capogruppo dei consigliere di maggioranza che dichiara: “La situazione di Lampedusa è diventata insostenibile. Bene fa la popolazione di fronte all'assenza dello Stato a protestare. Si trovino soluzioni alternative con navi militari, con navi crociere, ma basta con questo massacro dell'isola. Il paese si sta confondendo di fronte a poche migliaia di profughi. Si trovino soluzioni serie e si attivi il commissario con soluzioni praticabili ed evitiamo l'improvvisazione". Intanto la Cgil attraverso il segretario provinciale, Mariella Lo Bello parla di gravi responsabilità del Governo: “Nella storia decennale degli sbarchi a Lampedusa non era mai successo che gruppi di cittadini ostacolassero, al molo Favaloro, l'attracco di una motovedetta della Guardia costiera che ha soccorso 116 migranti, tra i quali anche ammalati e minori. E’ il segno preoccupante che oltre non è possibile chiedere ad una popolazione che deve convivere con una presenza di migranti che è andata oltre ogni limite di sopportazione e che pone gravi rischi di sicurezza, di salute, di convivenza civile. La soluzione prospettata dal Governo (la tendopoli!) è davvero surreale e non tiene conto della criticità della situazione che si è venuta a determinare! La “bomba Lampedusa” va disinnescata immediatamente! Il Governo Italiano che ha colpevolmente consentito che crescesse a dismisura il numero degli ospiti del Cie e attizzato i peggiori istinti, deve procedere con estrema urgenza a far ritornare la situazione entro limiti accettabili. Lo faccia usando tutti i mezzi a disposizione e smetta di alimentare strumentalmente questa situazione per tornaconti politici fuori luogo o per “battere cassa” in Europa. La Cgil è con Lampedusa, con i suoi abitanti e con le sue legittime esigenze ed aspettative di sviluppo; è a fianco dei migranti che scappano da guerre, fame e disperazione ed hanno il diritto di essere trattati come essere umani e non ammassati in campi-lager; è a fianco degli operatori e delle forze dell’Ordine costretti ad una situazione insostenibile. Tutto questo deve finire e presto, anche in ragione della pericolosa escalation che sta per avere la situazione libica dopo la risoluzione dell’Onu: occorre trovare strumenti ordinari che evitino che Lampedusa diventi un contenitore esplosivo di un’umanità sofferente.

Fonte: Grandangolo-Online.it

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