Monday 14 March 2011

MessaggeroVeneto.it: Parlamento, Lega definisce militari meridionali "mercenari" inaffidabili

Governo battuto alla Camera sugli incentivi per il reclutamento di alpini del Nord
Il Pd: è uno spot per il Settentrione. La Lega infuriata: «Volete mercenari»

[Non solo paga più alta per i militari del nord, ma anche un ritorno ai tempi di Fenestrelle, quando i soldati dell'esercito borbonico, in quanto "stranieri" ed inaffidabili furono internati in un lager e sterminati, ndr]

ROMA. La maggioranza è stata battuta oggi in Aula alla Camera. Per nove voti, l'Assemblea ha deciso di rinviare in commissione Difesa la proposta di legge sugli incentivi per favorire, nelle regioni dell'arco alpino, il reclutamento di militari volontari nei reparti delle truppe alpine. La richiesta era partita dall'ex sottosegretario Ettore Rosato, del Pd.

Il Pd commenta con Dario Franceschini. "Il voto di oggi, che ha fortunatamente rinviato in commissione un provvedimento sbagliato e iniquo, ha dimostrato che la maggioranza in aula è in grado di esserci solo per i voti di fiducia a per i provvedimenti che riguardano i processi di Berlusconi. Appena i ministri e sottosegretari non sono in aula, la maggioranza si dissolve e l'allargamento che hanno raccontato è inesistente e inutile". Carmelo Briguglio parla di "Vietnam parlamentare". "Oggi c'è stato il primo caso - dice il vice capogruppo di Fli alla Camera -, ma è la maggioranza che se lo fa da sola con le assenze dei suoi deputati. E siamo solo all'inizio...".

La proposta di legge, sintesi di due proposte, rispettivamente, del Popolo della Libertà, primo firmatario Edmondo Cirielli, Presidente della Commissione difesa, e della Lega Nord, primo firmatario Davide Caparini, apparentemente tecnica, suona in realtà come un'integrazione al federalismo fiscale che alcuni osservatori hanno collegato all'idea leghista di un "esercito del Nord". Secondo la proposta di legge, per favorire la nascita di un corpo speciale, radicato nel territorio, a decorrere dal 10 gennaio 2012, le regioni e gli enti locali interessati, al fine di incentivare il reclutamento alpino riconoscerebbero ai "residenti" volontari in ferma prefissata e in rafferma benefìci di carattere fiscale e assistenziale.

Gli enti locali interessati sono tutti al Nord, dal provvedimento sarebbe infatti escluso l'Abruzzo e la sua tradizione militare di montagna. I residenti nelle regioni alpine, invece, godrebbero di una "corsia preferenziale" per entrare nel corpo. Proprio il vincolo della residenza sarebbe dettato, secondo gli osservatori, dalla volontà leghista di escludere gli aspiranti alpini delle altre regioni, privilegiando l'appartenenza al territorio attraverso la istituzione di "alpini di serie A e B". L'esempio: due militari in ferma prolungata nella stessa caserma, se uno è residente in quella regione, godrà di uno stipendio più alto e di agevolazioni nell'utilizzo dei servizi sociali, l'altro no. Ecco, dunque, l'esercito del Nord.


Ma gli incentivi non finiscono qui. Secondo la proposta di legge di Lega e Pdl, le Regioni potrebbero anche destinare agli alpini residenti riserve di posti nei concorsi concernenti sicurezza e protezione civile. La proposta introduce inoltre il possesso di brevetti di alpinismo, sci e soccorso in montagna come un titolo preferenziale per l'arruolamento.

Davide Caparini respinge l'accusa di "settentrionalismo" e a sua volta accusa: "Chi oggi non ha voluto discutere il provvedimento sugli alpini abbia almeno la decenza di non presentarsi più di fronte ai militari. Il voto mancato di questa mattina è un tradimento nei confronti delle migliaia di ragazzi che svolgono il loro dovere con abnegazione e altissimo senso di solidarietà. In quest'aula, in ogni intervento, esponenti della sinistra hanno detto che gli alpini sono un motivo di orgoglio, ma sono parole vuote e ipocrite perché alla prima occasione utile li hanno abbandonati. Valorizzare, come noi vogliamo, la specificità dell'identità settentrionale degli alpini non significa sottovalutare il contributo che tanti meridionali hanno dato e danno al nostro esercito e alle nostre missioni internazionali. E quindi, coloro che ai soldati preferiscono i mercenari [cioè in questo caso i meridionali, ndr] abbiano il coraggio di calare la maschera e di proporre la cancellazione tutte le specialità, le peculiarità e le tradizioni ad esse connesse".

(09 marzo 2011)

Fonte: MessaggeroVeneto.it

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