Monday 7 March 2011

BlogSicilia.it: Inaudito, Cascio cancella il Parlamento Siciliano ammettendo non eletti tra i banchi

L'idea è concedere il diritto di tribuna. Che il Senato non ha dato
Cascio sfida gli elettori: “Idv e Sel all’Ars”
di Antonella Folgheretti

7 marzo 2011 - Estromessi per volontà degli elettori dall’Assemblea regionale siciliana – e, per quanto riguarda i componenti della neo formazione politica Sel, anche dal Parlamento nazionale – potrebbero trovare un posto al sole all’Ars. Come dire: escono dalla porta e rientrano dalla finestra.

Sembra questo il senso di una iniziativa del presidente dell’Assemblea, Francesco Cascio, che farà certamente discutere in un momeno in cui, soprattutto a sinistra, si dibatte e si litiga. E parecchio pure.

Lunedì prossimo alle ore 11,30, nella Sala Rossa di Palazzo dei Normanni, a Palermo, Cascio, il segretario regionale di Italia Dei Valori, Fabio Giambrone, e il segretario regionale di Sinistra Ecologia Libertà, Erasmo Palazzotto, infatti, presenteranno alla stampa un “protocollo d’intenti” in virtù del quale, i due partiti, pur non essendo rappresentati all’interno dell’Ars, potranno, però, avere diritto di tribuna nel Parlamento Siciliano.

L’accordo, i cui dettagli saranno illustrati in conferenza stampa, parte dal presupposto che, rispetto ad altri partiti minori, IDV e SEL, sono presenti in 5 Consigli Regionali (Idv anche alla Camera e al Senato).

Il diritto di tribuna, in teoria, permetterebbe ai due partiti – che non hanno raggiunto la percentuale prevista dalla legge elettorale – di aggirare la soglia di sbarramento del cinque per cento, che ha tarpato loro le ali per un soffio verso la conquista di un seggio a Sala d’Ercole. Ma non è chiaro quale sia l’interpretazione che Cascio intenda dare a questo partcolare tipo di diritto che, per inciso, nemmeno il Senato ha concesso.

Così, quanti nella competizione elettorale, non si sono visti premiati col voto, potrebbero avere una rappresentanza parlamentare per tradurre le idee ed i programmi in disposizioni di legge.

Anche i piccoli “tengono famiglia”? Sembrerebbe di sì. Almeno quelli di sinistra (Perchè ad esempio non si include la Destra di Nello Musumeci?)

Se non si fosse eccessivamente maligni, si potrebbe pensare che qualcuno vuole concedere un po’ di lustro a Sala d’Ercole a chi non l’ha avuto dagli elettori. Un modo per tenersi buoni i partiti extra parlamentari (perché non si sa mai?) o forse un modo per creare altro scompiglio nel Pd?

Rieccheggiano ancora le parole del capogruppo Idv al Senato, Felice Belisario. Correva l’anno 2008 e sul diritto di tribuna diceva: “Certo in Parlamento non può rientrare dalla finestra ciò che è uscito dalla porta”. Ma si sa, tutto cambia. E le questioni di principio mutano con il mutare della politica…

[Stupefacente il commento di SEL Palermo all'articolo che nel ragionamento perverso dell'autore fa riferimento alla situazione degli altri parlamenti regionali: in questo modo viene cancellata completamente ogni autonomia di qualunque tipo in quanto ogni decisione presa in Sicilia deve essere la stessa di tutte le altre regioni a statuto normale. Nel caso di SEL, il discorso è valido pur non avendo il partito partecipato alle elezioni. Se non è un colpo di stato questo...

sel palermo scrive: 7 marzo 2011 19:30

l’articolo ha in se un po di inesattezze
per prima cosa essendo SEL nata dopo le elezioni di rinnovo dell’ARS nno è stata estromessa, semplicemente perchè non presente nel voto del maggio 2008 in secondo luogo il diritto di tribuna è consentito a sel e a idv ( e non a “la destra” od ad altre formazioni minori) esattamente perchè ,come riportato, si fa riferimento alla presenza dei due partiti in quasi tutti i consigli regionali, cosa che non si può dire per altre formazioni. non è una sfida agli elettori ,quindi, ma il riconoscimento del portato politico di due formazioni politiche.
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Fonte: BlogSicilia.it

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