Wednesday 24 November 2010

La Sicilia: Ritorsione, le auto siciliane non possono circolare in Italia

Il caso domani sul tavolo dell'assessore Piercarmelo Russo
Revisione auto nulla oltre lo Stretto, la Regione cerca vie d'uscita
Martedì 23 Novembre 2010
Giovanni Ciancimino


Palermo.In effetti, il presidente dell'Associazione Campeggiatori Turistici d'Italia ha ragione. Il problema della revisione delle macchine effettuata in Sicilia col marchio Regione Siciliana non riconosciuta al di là dello Stretto esiste. L'assessore regionale ai Trasporti, Pier Carmelo Russo, infatti, ha convocato per domani le categorie interessate per trovare una via d'uscita, al fine di evitare che le macchine revisionate in Sicilia vengano multate e private del relativo libretto nel resto del Paese.

Il problema ha origini lontane. Tra il 1999 e il 2000, presidente della Regione pro tempore, Vincenzino Leanza, sottoscrisse un accordo con lo Stato che, nel quadro delle norme di attuazione dello Statuto autonomistico siciliano, trasferiva alla Regione i poteri in materia e in virtù del quale avrebbe incamerato le somme relative. Accordo tramutato in decreto legislativo varato dal governo centrale di allora. Quindi operante.

Cosa è successo nel frattempo? La Regione ha incassato i diritti provenenti dalla revisione delle macchine. Senonché, in data recente, il ministero dei Trasporti ha aperto un contenzioso sulla legittimità della competenza della Regione. Quindi, il Consiglio dei ministri, il 27 ottobre dello scorso anno, sollevò un conflitto di attribuzioni, secondo cui sarebbe errata la convinzione che le entrate derivanti dalle revisioni dei veicoli siano «tasse spettanti alla Regione Siciliana». Al governo regionale si contesta di aver creato «una propria e distinta procedura informatizzata per l'accertamento delle entrate». Il che, fra l'altro, secondo il ricorrente violerebbe una direttiva della Cee.

Si sa che sono in corso trattative tra il governo regionale e il ministero dei Trasporti per trovare una via d'uscita immediata in modo che i 900 mila automobilisti siciliani, che hanno revisionato le loro macchine, possano circolare senza problemi nel resto del Paese. E questo sembra un problema la cui soluzione non dovrebbe essere difficile se è vero che sul passato si metterebbe, come si suol dire, una pietra sopra. E le revisioni effettuate in data successiva alla contestazione del Ministero dei trasporti?

Questo problema è più complicato da risolvere: riguarda le revisioni effettuate, appunto, dopo il contenzioso aperto dal governo centrale i cui proventi sono già stati incassati dalla Regione.

A questo punto cosa potrà succedere? É da escludere che la Regione restituisca allo Stato sic et simpliciter le somme riscosse finché non si pronunci la Corte Costituzionale.

Ma, intanto, gli automobilisti quali garanzie avranno di circolare nel resto del territorio nazionale? Come detto, domani l'argomento sarà affrontato da un tavolo convocato dall'assessore ai trasporti. Ma, se viviamo nella stessa Repubblica, riteniamo che, fino alla pronuncia della Consulta, il decreto legislativo a suo tempo varato dal governo centrale dovrebbe restare in vigore. Poi si vedrà.

Fonte: La Sicilia

1 comment:

Livio Ferrara (Castelbuono - PA) said...

Bisogna che Regione e Stato risolvano il problema subito !
Noi (o almeno io) aggireremo il problema semplicemente facendo la prossima revisione in un'altra città o provincia che non sia siciliana, per esempio a Reggio Calabria.
Considerate un tagliando con la scritta "Regione Siciliana" come contraffatto ! Coloro che hanno la revisione scaduta sono in una posizione migliore di chi l'ha fatta dopo il 17 Agosto 2009 (giorno in cui quel mafioso ed ascaro di Lombardo ha varato questa norma illegale, e poi se la vedrà con la Corte dei conti questo gran farabutto che voi avete eletto), perchè almeno non avranno la denuncia di Falso In Atto Pubblico. Meglio non avere il documento che averne uno falso. I Talebani vengono quì dall'Afghanistan con documenti falsi, ma anche marocchini e Brasiliani. A volte.E vanno rimpatriati.Qualunque revisione fatta in Sicilia è da considerare falsa. Finora io non ho mai avuto questo problema,perciò la prossima revisione me la vado a fare oltre Stretto ! Fatelo anche voi in attesa che questo problema si risolva. La Regione fa schifo !