Saturday 26 February 2011

Raffaele Lombardo Blog: Indipendentisti nel nuovo partito per il Sud

Nel nuovo soggetto politico non ci sarà spazio per convenienza e interessi personali
25 febbraio 2011

C’è una grande confusione nei partiti. Il Pdl è sconquassato dalla rottura con Fini e poi tutto il resto, il conflitto istituzionale, le perplessità del presidente della Repubblica sull’azione di governo. Partitini che nascono e si sciolgono, il gruppo dei responsabili, il terzo polo che non si sa se c’è o no, il Pd con una frangia che mostra segni di crisi e di disagio.

Io credo che sia il momento di fare una proposta politica forte all’insegna dei valori del territorio, degli interessi della gente, di una rappresentanza più fedele all’elettorato che può vedere l’esperienza del Movimento per l’Autonomia centrale e fondativa, o rifondativa, di un contenitore politico che parta da quei presupposti ma che valorizzi questa esperienza di sei anni come una esperienza alla quale guardare ma da superare.

Io ho contribuito a fondare il Mpa e non c’è dubbio che ci sia una identificazione eccessiva con la mia persona, naturale, visto che sono anche il Presidente di una regione importante. Ma questa identificazione non giova alla politica. Bisogna mettere in piedi un soggetto politico nuovo con una classe dirigente arricchita da energie che vengano al di fuori dell’appartenenza politica. Penso a gente che guarda la politica anche con diffidenza, dovuta agli errori che si sono commessi. Ecco perché vale la pena aprire le porte e affidare la guida di questo processo nuovo a gente che con la politica non ha niente a che vedere ma che pensa, se ci mette le mani e la passione, di usarla al servizio della gente superando quella diffidenza che oggi non giova alla politica e quindi alla società.

In questa fase costituente bisogna mettere insieme movimenti della società, lavoratori non inquadrati in schemi tradizionali, professionisti, giovani, donne, agricoltori, indipendentisti, gruppi culturali che dibattono sulla nostra storia.

Deve essere questo un movimento libero dall’appartenenza agli schieramenti. Se così non fosse, sarebbe subalterno ad uno dei due grandi partiti del centrodestra o del centrosinistra, una appendice che serve a rubare un po’ di voti ma che poi farà gli interessi del partito nazionale.

Oggi noi abbiamo avuto come Mpa una classe dirigente che è quella che è, a cominciare da me. Molta gente oggi non si ritrova non tanto nell’ideale autonomista ma nella identificazione che di questo ideale, nel piccolo comune o nella grande città, si fa con questo o quel soggetto che magari nell’autonomia ci ha creduto o non ci crede più oppure vi ha aderito per secondi fini, mortificando quell’ideale. Ecco perché tanta gente che ci guarda con attenzione, resta fuori dal contesto.

C’è un pezzo di classe dirigente onesta, per bene, leale, disinteressata che dovrà avere un ruolo importante in questo nuovo grande movimento. Ma chi ci sta per convenienza o per comodità non può essere emblematico di tutto il movimento perché se la gente lo identifica con il movimento finisce con il non aderirvi e non guardarlo con l’attenzione che merita.

Fonte: RaffaeleLombardo.it

1 comment:

Ruggeru Settimu said...

Quali indipendentisti?
Quelli che portano solo voti, e poi i dirigenti ex Mpa che ci trafficano per ottenere posizioni?
Cambiare tutto per non cambiare niente?
E' un modo per stare a galla per continuarea a dare un contentino a tutti... quelli che l'hanno appoggiato fino a ieri.

Alla gente bisogna andarci con le idee chiare, non con i bizantinismi del 3 millennio. Se non si è più capaci di dare risposte al Popolo SIciliano è meglio mettersi da parte!!!