Wednesday, 3 March 2010

The National (Abu Dhabi): Un vento di cambiamento che viaggia lontano

Un vento di cambiamento da sud per Lippi
Ian Hawkey
Marcello Lippi, l'allenatore dell'Italia, ha convocato la sua squadra per il match di domani in preparazione della coppa del mondo contro il Camerun poche ore prima di un piccolo ma significativo colpo di stato geografico che ha colpito la tabella della Serie A.

Da domenica pomeriggio, Lippi sapeva che le sue scelte avrebbero stimolato grida di gioia tra gli isolani della nazione. Quella sera, Palermo, dalla Sicilia, ha si è poi lanciato nella prime quattro di lega battendo la Juventus.

Questo è un buon momento per essere fuori dalla penisola nel calcio italiano. Un paio di giocatori provenienti da Cagliari, in Sardegna, e altri due da Palermo, sono stati inclusi nell'ultima rosa di nomi dei campioni del mondo prima di rilasciare la lista ufficiale dei 23 che andranno in Sudafrica

Ed è un buon momento per essere impiegati nel sud d'Italia - le isole si considerano come parte di esso - perché otto della squadra per l'amichevole contro il Camerun sono tratte da club di lì.

Per coloro che stanno contando, è possibile aggiungere alcuni dei luogotenenti più fidati di Lippi, che, pur assunti dai giganti del nord Italia, sono nativi della metà inferiore della penisola. Fabio Cannavaro, napoletano, continua come capitano pur essendo più che 30enne. Il mastino Rino Gattuso, che proviene dalla Reggina, è rimasto nella squadra anche dopo la poca forma dimostrata con il Milan.
In Italia, la gente tiene un conteggio della diversità regionale degli azzurri, perché è un paese diviso, e, come sempre, la cultura del calcio riflette tutto questo. Lo senti dai canti dei tifosi. Le serenate standard in tribuna per ogni visitatore da qualsiasi luogo al di sotto di Roma sono costellate di termini beffardi come “contrabbandieri”, “zingari” o “terroni”, un generalizzato insulto per la gente del sud.

I club siciliani in serie A non sono affatto sorpresi quando sentono qualcuno in mezzo alla folla in uno stadio del nord grida "mafiosi". Una volta chiesi a Cannavaro, che è orgoglioso di venire da Napoli, quello che lui immaginava fosse lo stereotipo per un uomo dalla sua città “Oh, gli estranei pensano che tutti noi vogliamo rubare o ingannarli”, ha sorriso.

Il Napoli è stato l'ultimo club del sud a vincere lo scudetto, nel periodo d'oro di Diego Maradona. L'attuale revival del club ha un qualche punto di forza. Siese due punti fuori sotto un posto in classifica che li porterebbe in Champions League la prossima stagione, e hanno tre giocatori nella Nazionale di Lippi.

Più vicino alla Champions League del prossimo agosto è ora il Palermo, dal 2-0 di domenica alla Juve, e l'invasione dei primi otto posti della Serie A è completata dal Cagliari, il cui portiere Federico Marchetti ed il centrocampista offensivo Andrea Cossu sono stati convocato da Lippi.

Cossu celebra la sua prima convocazione e, insieme al portiere sardo del Palermo Salvatore Sirigu, un altro esordiente, potrà apprezzare di aver fatto storia per la sua isola. Non ci sono mai stati due nativi sardi insieme in una prima squadra italiana, e nessuno nato in quell'isola ha giocato per l'Italia dai tempi di Gianfranco Zola.

Cossu è una storia romantica. Ha 29 anni, ha trascorso la sua carriera bilico tra serie B e A, ma in tutto quel tempo ha mantenuto vivo il suo affetto per Cagliari. I loro fans dicono che anche quando giocava per il Verona, Cossu tornava indietro a casa per unirsi a loro sugli spalti a sostegno del Cagliari.

Cossu, un intelligente fornitore di assist, e si presenta come un sardo, se si scusa lo stereotipo. Non è un gigante. “In Sardegna abbiamo buoni geni da fantini”, ridacchia il piccolo Zola.

“Nel corso della storia siamo stati sottovalutati”, aggiunge. "Siamo lontani dai centri del potere e siamo stati penalizzati per questo. La vita non è facile in Sardegna. Non ci sono grandi industrie e le persone hanno sempre lavorato sodo. Ma noi vogliamo dimostrare che siamo capaci di grandi cose”.

Traduzione: IlConsiglio.Blogspot.com

Fonte Originale: “A southerly wind of change for Lippi”, The National 1 marzo 2010

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